Presentando Fratel Salomone, nuovo santo martire lasalliano...

fratel Robert Schieler cita anche la nostra comunità lasaliana di Scampia...

"EDUCARE LE NUOVE GENERAZIONI, COSTI QUEL CHE COSTI": UN SANTO MARTIRE, DONO GRANDE PER LA CONGREGAZIONE E PER IL MONDO – Intervista al Superiore Generale Fr. Robert Schieler, FSC

Un modello e testimone per i lasalliani e per il mondo. Esempio che interpella oggi ogni educatore, sulla pienezza dell'adesione e dell'annuncio ai giovani, ai poveri, agli ultimi, fino alla fine. Il significato della canonizzazione e l'attualità del messaggio di Fratel Salomone a 224 anni dal martirio spiegati dal Superiore Generale della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane Fr. Robert Schieler:

Un martire cristiano è un uomo o una donna ucciso proprio a motivo della sua fedeltà alla grazia ricevuta con il battesimo ed il proprio impegno personale con Gesù, fatto al momento della confermazione. Con la canonizzazione viene presentato come modello e testimone a tutta la comunità cristiana. Per il Fratelli delle Scuole Cristiane, Fratel Salomone è un chiaro richiamo al fatto che la nostra particolare risposta al battesimo e alla confermazione è una dinamica continua e progressiva che potrebbe portare altri, in circostanze particolari, a disprezzarci ed ucciderci.

Quale l'attualità della sua testimonianza alla luce delle odierne sfide che il mondo pone?
Fratel Salomone era un uomo comune che è diventato un Fratello delle Scuole Cristiane. Come tale era ministro di Dio e ambasciatore di Gesù Cristo. Non sapeva che il suo voto di vivere in associazione con i Fratelli, per procurare la gloria di Dio attraverso il ministero apostolico dell'educazione cristiana, sarebbe stata la causa diretta del suo assassinio. Oggi purtroppo, si combattono ancora tante guerre ed i cristiani spesso sono bersaglio di violenza terribile. Come fratel Salomone, ricordiamo Mons. Romero di El Salvador, Kayla Mueller, operatrice umanitaria uccisa ad Aleppo e padre Jacques Hamel in Francia, rappresentanti di tanti cristiani che ancora vengono uccisi perché testimoniano il Regno di Dio.

Quali le povertà e le sfide principali che vi interpellano oggi e le risposte messe in campo?
Oggi, sui passi del nostro fondatore e patrono degli Insegnanti San Giovanni Battista de La Salle, i Fratelli delle Scuole Cristiane ed i tanti collaboratori lasalliani annunciano il Vangelo ai bambini e giovani, specialmente poveri ed esclusi, attraverso il ministero apostolico dell'educazione cristiana in tutto il mondo: da Scampia, Napoli, ai bambini siriani rifugiati in Libano, ai bambini indigeni in Guatemala offriamo speranza ed educazione cristiana attraverso la rete delle comunità educative. Quasi 1 milione di bambini in 80 paesi – cattolici, ortodossi, cristiani, buddisti, musulmani, non credenti – trovano così un ambiente sicuro, fraterno e solidale per imparare a crescere.

 Religiosi e profezia: quali delle vostre comunità risultano in questo momento nel mondo particolarmente profetiche, secondo il magistero di Papa Francesco? Tutte le scuole lasalliane sono tenute ad essere comunità educative accoglienti: annunciando il Vangelo, abbattendo muri, costruendo ponti di dialogo, rispetto e fratellanza. Questi gli obiettivi dei nostri centri. Tutti, quelli per chi è economicamente favorito o quelli per poveri ed oppressi, devono essere segno di profezia, attraverso testimoni gioiosi del Regno di Dio. Ogni alunno, genitore, docente, collaboratore, fratello è invitato e incoraggiato a rispondere alle sfide del Vangelo dei diversi contesti e culture locali, Chiese e religioni. Gesù, San Giovanni Battista de La Salle, Fratel Salomone e tanti altri, mostrano a noi la strada.

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